Le ville e i giardini medicei rappresentano un vero e proprio microcosmo attorno a cui ruota la vita di corte. In questi luoghi i Medici prima, i Lorena e i Savoia poi si dedicarono alle proprie passioni: l’arte e il mecenatismo, la vita nella natura e la caccia, la convivialità a corte e la buona tavola. Per la ricchezza di arredi, motivi decorativi e tecniche artigianali custodiscono veri e propri tesori, testimonianze materiali delle arti minori del nostro territorio.
Stazione Utopia, in collaborazione con il Polo Museale della Toscana, propone una serie di attività ricreative e di formazione, laboratori e visite guidate finalizzate a far conoscere la storia e le opere conservate nelle ville e nei giardini, attraverso metodologie inclusive e una varietà di tematiche e approcci pensati per pubblici sempre più articolati e differenziati: dalle scuole, agli adulti, alle persone con bisogni educativi speciali.
A partire dalle potenzialità offerte dalle lavagne interattive, si propongono lezioni frontali in cui grazie a diversi supporti (video, interviste, immagini, rendering) si illustrano temi di ampia portata e vasto respiro.

La Galleria dell'Accademia di Firenze in collaborazione con Stazione Utopia inaugura il 2025 con un ricco programma di attività educative rivolte alle scuole secondarie di primo grado, alle famiglie, alle persone con disabilità sensoriali e visite in LIS con il sostegno dell’UICI Firenze e l’ENS Firenze.
Le visite e i laboratori, che prendono il via con un primo ciclo di appuntamenti nei mesi di febbraio e marzo 2025, esplorano le potenzialità della Galleria dell’Accademia di Firenze, proponendo tematiche e attività che possano valorizzare l’esperienza museale come occasione di scoperta, socialità, educazione.

LABORATORI Didattici PER FAMIGLIE E SCUOLE
La Galleria dell'Accademia di Firenze in collaborazione con Stazione Utopia, ha in programma varie iniziative per coinvolgere i fiorentini e il pubblico locale di prossimità, favorendo e incoraggiando l'avvicinamento al museo e al patrimonio artistico sin dalla giovane età.
LABORATORI Didattici PER FAMIGLIE E SCUOLE
La Galleria dell'Accademia di Firenze in collaborazione con Stazione Utopia ha in programma varie iniziative per raggiungere uno dei suoi
obiettivi primari, quello di coinvolgere i fiorentini e il pubblico locale di prossimità, favorendo e incoraggiando l'avvicinamento al museo e al patrimonio artistico sin dalla giovane età.
La luce divina nei dipinti. La doratura con la foglia d’oro
Il primo appuntamento in calendario è dedicato alle famiglie, in particolare ai bambini tra i 6 e gli 11 anni. Il laboratorio La luce divina nei dipinti. La doratura con la foglia d’oro è pensato per illustrare e mettere in pratica la tecnica del fondo oro. Dopo una breve introduzione sulla storia di questa tecnica pittorica, i partecipanti potranno divertirsi a sperimentare il processo della doratura – utilizzando lo stesso metodo con cui gli artisti impreziosivano i loro dipinti su tavola per riprodurre i riflessi luminosi dell’oro.
Gli incontri in programma sono previsti sabato 8 febbraio, sabato 22 febbraio e sabato 1° marzo, dalle 10.30 alle 12.30.
L'arte del Disegno. Pensare attraverso linee
Il percorso didattico L'arte del Disegno. Pensare attraverso linee, è indirizzato alle scuole secondarie di primo grado. Sull'esempio di Giorgio Vasari, che nel 1563 fondò l'Accademia del Disegno come centro per la formazione e la valorizzazione degli artisti, il laboratorio propone l’osservazione di un elemento architettonico e/o artistico, introducendo i partecipanti alle basi elementari del disegno dal vero.
Gli appuntamenti in programma sono previsti giovedì 20 e giovedì 27 febbraio, dalle 10.00 alle 12.30.

Visite tattili e in Lingua dei segni
La Galleria dell’Accademia di Firenze in collaborazione con Stazione Utopia ha previsto un calendario di visite dedicate a persone con disabilità sensoriali. Nello specifico, si tratta di 6 visite tattili per persone ipovedenti o cieche, in collaborazione con l’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Firenze, e 10 visite per persone sorde in lingua dei segni italiana con la collaborazione dell’Ente Nazionale Sordi di Firenze. Le visite realizzate nell’ambito delle iniziative che la Galleria dell’Accademia di Firenze sta programmando per celebrare i 550 anni dalla nascita di Michelangelo Buonarroti, avvenuta il 6 marzo 1475, avranno come focus temi michelangioleschi. Si comincia nei mesi di febbraio e marzo, con due appuntamenti dedicati alle visite tattili e due alle visite in LIS, per poi proseguire in autunno. Le visite rinnovano e consolidano il fondamento di una valorizzazione museale inclusiva e del patrimonio culturale e artistico accessibile a tutti.
19 FEBBRAIO E 12 MARZO, H 16-17.30
SAN MATTEO, ESPLORARE
LA FORMA IMMERSA NEL MARMO
San Matteo, esplorare la forma immersa nel marmo è un percorso tattile rivolto a persone cieche e ipovedenti, previsto per mercoledì 19 febbraio e mercoledì 12 marzo dalle 16.00 alle 17.30. Un percorso per approfondire la ricerca artistica di Michelangelo attraverso l’esplorazione tattile del San Matteo, scultura destinata a decorare il Duomo di Firenze e appena abbozzata dall’artista. Attraverso l’esperienza tattile - la visita prevede, infatti, di poter toccare il San Matteo con l’uso di guanti - i partecipanti potranno riconoscere i diversi segni lasciati dagli strumenti utilizzati e, analizzando le potenzialità espressive della materia e della tecnica, scoprire la poetica dello scultore che fece del “non finito” la propria cifra filosofica e artistica.
12 FEBBRARIO E 13 MARZO, H 17-18.30
SCULTURE IN ACCADEMIA
Il percorso Sculture in Accademia, nasce dalla collaborazione con l'Ente Nazionale Sordi di Firenze, e prevede visite per persone sorde in lingua dei segni italiana mercoledì 12 febbraio e giovedì 13 marzo dalle 17.00 alle 18.30. I due appuntamenti approfondiranno l’evoluzione dell’arte scultorea rinascimentale, analizzando le potenzialità espressive della materia e della tecnica attraverso il confronto tra le opere di Michelangelo e il modello in terra cruda de Il ratto delle Sabine di Giambologna, mettendo in luce come gli artisti, pur usando tecniche e materiali diversi, esplorino l’espressività della materia e le conoscenze del loro tempo.

